PER ESEMPIO FRITZ LANG/HARAKIRI. DIE GESHICHTE EINER JUNGEN JAPANERIN (Harakiri. La storia di una giovane giapponese)

Per esempio Fritz Lang
di Erwin Leiser. Germania 1967, 28’, v.o. sott. it.
Una delle più famose interviste rilasciate da Lang nella quale il regista di origini ebraiche racconta la proposta “indecente” fattagli dal ministro

nazista della Cultura, il famigerato Goebbels.

A seguire
HARAKIRI. Die Geschichte einer jungen Japanerin (Harakiri. La storia di una giovane giapponese). Germania 1919, 85′,

intertitoli in italiano

produzione: DECLA – BIOSKOP
Regia:
Fritz Lang. Sceneggiatura: Max Jungk (dalla commedia “Madam Butterfly” di John Luther Long e David Belasco). Fotografia:

Max Fassbänder. Scenografia e consulenza etnografica: Heinrich Umlauff (arredamenti forniti dal Museo etnografico I.F.G. Umlauff di Amburgo).

Interpreti: Paul Biensfeldt (il Daimyo Tokuyawa), Lil Dagover (O-Take-San, sua figlia), Georg John (monaco buddista), Meinhard

Maur (Principe Matahari), Rudolph Lettinger (Keran, servitore del tempio), Ernst Hübsch (Kin-Be-Araki, proprietario della sala da tè), Käte Jüster

(Hanake), Nils Prien (Olaf J. Anderson, un ufficiale di marina), Herta Héden (Eva, la sua fidanzata), Loni Nest (il figlio di O-Take-San) Niels Prien (

Olaf J. Anderson, un ufficiale di marina), Loni Nest (una bambina), Harry Frank. Germania, B/N, 145′.Prima

proiezione:Berlino, Marmorhaus, Berlino, 19 dicembre 1919.

“Dopo Harakiri, Hermann Warm, Walter Reimann e Walter Röhrig sottoposero un soggetto a

Lang e Erich Pommer: Das Cabinet des Dr Caligari. Il successo della prima parte di Die Spinnen, però, era stato tale che Pommer decise

che Lang avrebbe dovuto iniziare immediatamente la seconda parte. L’idea di Lang che la storia espressionista andava inquadrata fra un prologo e un

epilogo fu adottata dagli sceneggiatori (Karl Mayer e Hans Janowitz) e Caligari venne poi diretto da Robert Wiene e distribuito dalla DECLA a

nel febbraio 1920″.(L.H.)

O-Take-San, una giovane giapponese, si innamora di un prestante ufficiale di marina danese, Olaf Anderson, e lo sposa. Il

matrimonio dura 999 giorni, dopodiché Anderson deve ripartire abbandonando la moglie, che viene circuita da un bonzo deciso a farne una geisha del

tempio. Il vecchio padre di O-Take-San, credendo che sua figlia abbia disonorato casa e famiglia, si uccide facendo hara-kiri. Disperata e sola, O-Take-

San seguirà suo padre nella morte. Il film è una nuova versione dell’opera Madame Butterfly, portata per l’occasione da quattro a sei atti.

LA DURATA DEI FILM DI FRITZ LANG INDICATA NEL PROGRAMMA, CORRISPONDE ALLA DURATA EFFETTIVA, RELATIVA AL SUPPORTO DI

PROIEZIONE UTLIZZATO

Copia restaurata nel 1994 dalla Fondazione Cineteca di Bologna presso L’Immagine Ritrovata
Cineteca di Bologna e Nederlands Filmmuseum – La presente edizione è stata stabilita a partire da una copia positiva d’epoca conservata dal Nederlands

Filmmuseum con il titolo “Madame Butterfly”. Le didascalie sono state tradotte in italiano dall’olandese. I colori, molto degradati nella copia

infiammabile, sono stati ripristinati utilizzando il metodo messo a punto da Noel Desmet della Cinèmatheque Belge.

In programmazione
22/03 ore 9.30 Galleria 2
replica 22/03 ore 15.45 Galleria 2
ingresso libero

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